Se nella terapia il problema psicologico generalmente interessa il rapporto che ciascuno ha con sé stesso e con il mondo, nel caso delle consulenza, il focus dell’intervento è nella relazione con l’altro, cioè con persone significative con cui il soggetto ha costruito una coppia o una famiglia.
Anche in contesto di coppia o di famiglia la terapia strategica si mostra particolarmente efficace.
Si evita accuratamente di fare i “giudici” o i semplici “mediatori” dei conflitti, distribuendo colpe e meriti, ma si affronta il problema. Le persone hanno problemi, ma non sono i problemi.
Se c’è un problema di relazione c’è anche una soluzione, c’è un prima, un qui e ora che, se ben analizzato e affrontato, può portare ad un futuro senza problema. Con tale approccio si può affrontare ogni tipo di problema di coppia: l’abbandono e la conseguente elaborazione del lutto “della coppia felice”, la gelosia patologica, la litigiosità esasperata, le relazioni “malate”, cioè basate su una dipendenza dell’uno verso l’altro con una complementarietà patogena.
Nell’ambito della relazione genitori-figli, generalmente l’intervento è indiretto, cioè si lavora sul problema dei figli attraverso cambiamenti nei genitori.
Una volta ristabilito un equilibrio nei problemi relativi all’educazione, al comportamento in ambito scolastico e nella vita di relazione, spesso accade che siano i figli stessi a comprendere e portare i propri “bisogni” ai genitori e, talvolta, al consulente che ha orchestrato il cambiamento.